L'INIZIO DI UNA NUOVA AVVENTURA - KREATIV 2015

Cielo terso e aria frizzante di fine estate, così mi ha accolto Bolzano venerdì scorso. 

Una giornata splendida, che fin da subito mi è parsa di buon auspicio, quasi avvertisse la solennità del momento. Sì, perché la mia visita a Kreativ non è stata una semplice esplorazione in mezzo agli stand più colorati e ai materiali più eterogenei, ma l'inizio di qualcosa di speciale.

Inviata per Ispirazioninfiera mi muovevo con emozione tra i corridoi della Fiera di Bolzano, conscia di non essere lì solo per osservare, ma per raccontare, per catturare impressioni, per raccogliere storie.

Un incontro con la creatività in tutte le sue forme e con me stessa in una nuova veste.

È stato il mio battesimo del fuoco in un progetto ancora in fase embrionale e dai contorni poco chiari, ma nel quale, fin da subito, io e le mie compagne d'avventura abbiamo riversato grande entusiasmo e per il quale nutriamo grandi aspettative.

Non sappiamo minimamente come questa follia evolverà, ma siamo certe che faremo di tutto per viverla al meglio, divertendoci il più possibile e cercando di coinvolgere altre blogger in altre parti d'Italia. 

Per intanto, con grande e totale incoscienza, io ho fatto da apripista, raggiungendo Bolzano con un paio di amiche trentine, che hanno assistito, un po' divertite, un po' perplesse, al mio debutto come reporter.

Per tutte le appassionate del fatto a mano Kreativ è ormai uno degli appuntamenti italiani fissi. Giunto alla quinta edizione, ha ospitato circa centoquaranta espositori provenienti non solo dall'Italia, che hanno rallegrato l'atmosfera con i loro stand ricchissimi, le loro creazioni artigianali uniche e tanta passione condivisa.

Diecimila metri quadrati di esposizione dedicati interamente al fai da te e alla manualità, con un ricco programma e mille opportunità, che certamente hanno soddisfatto le esigenze di tutti i partecipanti.

I corsi e i laboratori sono stati i veri e propri motori di Kreativ 2015, non solo momenti di apprendimento, ma occasioni per mettere le mani in pasta e dare forma alle proprie idee.

Ogni iniziativa è stata pensata per accogliere tutti - dai principianti curiosi agli artigiani più navigati - e per costruire ponti tra generazioni, abilità ed esperienze.

È indubbio che, proprio in questo contesto, si è potuto cogliere il vero spirito della fiera!

Elencare ogni singolo corso, ora, mi risulta un po' difficile, ma posso certamente ricordare quelli che maggiormente hanno stimolato la mia curiosità e ai quali, con un po' più di tempo, avrei certamente partecipato volentieri: il laboratorio Burattini e cartapesta di Dario Longo, il corso per realizzare le pantofole a cura di Punto e Trapunto Quilt Shop in collaborazione con Bernina e la lezione di pittura astratta con i colori acrilici proposta dalla pittrice Sylvia Neulichedl - Amina.

Un'altissima concentrazione di altre opportunità si è vista nello stand delle Südtiroler Bäuerinnen, cioè le rappresentanti femminili della Südtiroler Bauernbund - l'Unione Agricoltori altoatesini - che hanno fatto rivivere l'antico artigianato e mostrato i manufatti delle tipiche Stuben rurali dell'Alto Adige.

Marianne Ganthaler ha illustrato la lavorazione del feltro, Paula Innerbichler quella del tombolo. Mathilde Wieser ha spiegato come cucire un puntaspilli a forma di fiore, mentre Verena Lanz ha realizzato animaletti in legno, cornici e uova di cartone, sacchettini ricamati e cuscinetti con le erbe.

Particolare il cuore di fieno realizzato con Johanna Larcher.

Significativa la presenza del Kulturinstitut Lusérn, cioè l'Istituto Cimbro che valorizza il patrimonio etnografico e culturale della minoranza germanofona del comune di Luserna, con uno stand interamente dedicato alla sua famosissima scuola di merletto.

La lavorazione a tombolo (in cimbro Knöpln) è un'arte antica, molto radicata in quella zona, tanto che già a fine Ottocento è qui attestata una rinomata scuola di pizzo antico, che ha permesso a molte donne del paese di contribuire al sostentamento della famiglia.

I tragici eventi della prima metà del Novecento (incendio del 1911, Prima Guerra Mondiale, emigrazione) portarono all'abbandono pressocché totale di questa lavorazione tradizionale.

Per fortuna nel 1996, grazie all'esperienza di due insegnanti roveretane, è stato avviato un corso di tombolo, che ha permesso di recuperare gran parte dei disegni tipici locali e ancora oggi questa scuola continua la sua attività sotto la guida di Barbara Pierpaoli, che è anche la curatrice dello stand presente a Kreativ, dove erano esposti i manufatti realizzati dalle allieve.

Molto interessante, anche se coperta da un alone di mistero, l'iniziativa promossa dai Südtiroler Freizeitmaler, l'associazione dei pittori amatoriali altoatesini, che ha dato vita ad un'opera collettiva su un tema delicato, ma certamente molto stimolante, cioè l'integrazione e la convivenza delle etnie in Alto Adige.

Dei circa trecentocinquanta membri dell'associazione una decina circa ha partecipato a questo progetto, regalando ai visitatori la possibilità di osservare più artisti al lavoro contemporaneamente su un'unica opera, le cui parti, dipinte o disegnate con stili diversi, sono state via via coperte per non influenzare l'operato degli altri pittori.

Questo lavoro condiviso è stato completato e svelato al pubblico nel pomeriggio di oggi, quando - ahimè - ero già sulla strada di casa.

Dopo il grande successo dell'anno scorso è stato poi riproposto, sempre con un'ottima accoglienza, il reality show di cucito Taglia, cuci e indossa! Organizzato dalla Fiera di Bolzano in collaborazione con l'associazione Il Cafè del Filò ha visto ventidue partecipanti sfidarsi a colpi di ago e filo per realizzare un capo sulla base di un cartamodello della rivista Burda Style.

A loro disposizione un kit con stoffa, filo e cerniera (fornito da Giesse Scampoli), macchine da cucire Necchi (messe a disposizione da J. Mohr) e solo trenta minuti per scegliere tra gli espositori presenti in fiera tutti gli accessori per rendere il capo originale ed esclusivo.

Sette le ore complessive per la realizzazione degli abiti, che hanno sfilato davanti agli occhi attenti di una giuria.

Queste le tre vincitrici:
  • 1° premio a Inna Osipova di Bolzano
  • 2° premio a Paola Vanin di Treviso
  • 3° premio a Haleh Hajy Sadeghi di Milano

Super interessante infine il Grün Holz Mobil Werkstatt, cioè il laboratorio mobile per la lavorazione del legno non stagionato di Michael Heuberger, che in un grande spazio circolare ha organizzato una ventina di postazioni, dove entrare in confidenza con le antiche tecniche di lavorazione e dove utilizzare antichi strumenti professionali.

Lavorare il legno verde offre numerosi vantaggi, perché è richiesto uno sforzo minore, non viene prodotta troppa polvere ed è un lavoro sostanzialmente silenzioso, quasi un rituale.

Uno stand questo che ha attirato l'attenzione soprattutto dei visitatori maschili, ma che ha saputo coinvolgere anche tantissimi bambini.

Finisce così? No, di certo, perché Kreativ è stato ancora tanto altro!

Vi invito, quindi, a tornare su queste pagine per leggere:


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