DI PASSEGGIATE, RACCONTI DI VITA E STORIE DI PAESE. FRANCESCO VIDOTTO A CAVARENO INCONTRA

Ormai da parecchi anni trascorro gran parte delle mie estati in Val di Non, in una piccola casetta dalle persiane verdi, appollaiata nella parte alta di un paesino pressocché sconosciuto, dove non c'è praticamente niente da fare, ma dove posso dedicarmi felicemente a tutte quelle attività impensabili in una mansarda cittadina.

Fra i molti vantaggi di questo luogo speciale c'è anche quello di essere ad un tiro di schioppo da Cavareno, dove invece di cose da fare ce ne sono sempre tante.

Vincitore del Premio Nazionale Comuni Virtuosi 2018 per la grande attenzione all'ambiente e alla sostenibilità, le numerose iniziative in ambito sociale, la valorizzazione costante dell'artigianato e degli antichi mestieri, la partecipazione attiva dei cittadini, il borgo ospita da qualche anno un interessantissimo evento culturale, Cavareno incontra l'autore.

Un salotto letterario di tutto rispetto che, sotto l'ala protettrice dell'antico campanile, ha ospitato e sta ospitando scrittori di livello nazionale, deliziando le serate di turisti e residenti e confermando la validità di una scelta decisamente coraggiosa per una località turistica così piccola. Il grande successo di pubblico, gli apprezzamenti della stampa e l'interesse crescente dell'editoria hanno reso l'iniziativa un appuntamento ormai imperdibile.

A fine luglio - meraviglia! - l'incontro canonico si è addirittura sdoppiato, regalando agli appassionati l'opportunità di passeggiare nei dintorni di Cavareno con il protagonista della giornata. Due ore all'aria aperta per ascoltare e per raccontare, per conoscersi e per confrontarsi, per imparare e per condividere.

Leggo, seguo, adoro Francesco Vidotto da tantissimi anni, da quando sbirciavo con curiosità il viso rugoso di Oceano nella vetrina della Viaggeria e da quando, folgorata dalla sua scrittura così semplice eppur così efficace, ne ho fatto, libro dopo libro, uno dei miei autori preferiti. Figuratevi dunque il mio entusiasmo per l'occasione irripetibile a due passi da casa.

Quel sabato pomeriggio con largo anticipo sull'orario stabilito parecchie persone si sono radunate davanti gli uffici della Pro Loco locale, chi con l'eccitazione e l'impazienza di ammiratore affezionato, chi con l'interesse di lettore attento ad ogni tipo di evento culturale, chi con la semplice curiosità di villeggiante attratto da una proposta decisamente originale.

Francesco, arrivato in perfetto orario, si è dimostrato del tutto a suo agio nel ruolo di ospite itinerante, conversando amabilmente con i partecipanti fin dai primi minuti.

Ho così scoperto - incredibile coincidenza - il ruolo determinante dei mitici Corrado e Michele, animatori entusiasti ed entusiasmanti della libreria suddetta, nel promuovere i suoi primi libri. Non c'è da stupirsi poi tanto: la loro sensibilità e i loro consigli sempre azzeccati rendono la visita nel loro negozio un piacere sempre nuovo.

Del resto, si conveniva, il vero libraio deve sprizzare passione da tutti i pori e, proprio come loro, non seguire troppo le leggi del mercato, ma quelle del cuore.

Ed è con il cuore che, arrivati alla prima sosta, i nostri accompagnatori ci hanno raccontato Cavareno, parlando a ruota libera di attività economiche e di salvaguardia del territorio, di superbe catene montuose e di innumerevoli possibilità per gli amanti delle vacanze attive, di Trentingrana e di Nadia, campionessa non più solo locale. Hanno condiviso con noi, soprattutto, la storia del meraviglioso bosco, cornice della nostra passeggiata, e delle antiche usanze ad esso legate.

Naturalmente anche Francesco ha cominciato a raccontare …

Ripreso il cammino, pregustando già il seguito della sua avvincente storia e prima di arrivare ad un’area attrezzata per il picnic con vista spettacolare sui dintorni, abbiamo potuto ammirare uno degli alberi incisi per ricavare la resina, di cui ci aveva parlato poco prima il Signor Stefano...

che con competenza e passione ci ha quindi intrattenuti, parlando di Regola e di Regole, di San Zoan del Nadal, di massari, gazari e saltari e di illecite combriccole di popolo. Una chicca dietro l’altra per la gioia degli ascoltatori.

Nella seconda parte del racconto di Francesco abbiamo invece scoperto che fingersi pastore a volte aiuta...

La successiva breve pausa ci ha permesso di parlare di altre emergenze di Cavareno: la casa contadina e le trincee. Altri preziosi tasselli per farsi un’idea più precisa di questo bellissimo paese.

L’ultima tappa della nostra passeggiata, accanto ad una fontanella dalla quale zampilla, a detta dei ben informati, la migliore acqua del paese, ha visto la conclusione della storia di Francesco, che, salutandoci, ci ha dato in poche parole la sintesi del suo percorso di scrittore. Un messaggio positivo e pieno di speranza per tutti!

Il bellissimo pomeriggio, incastratosi perfettamente tra un temporale e l’altro, si è concluso, per la gioia dei presenti, con autografi e foto. Rituale al quale nemmeno io mi sono sottratta. 

Come spesso capita la fine di un bel momento porta con sé un’inevitabile tristezza, ma l’appuntamento serale, che già si preannunciava elettrizzante viste le anticipazioni, ci ha permesso di spostare la malinconia di qualche ora.

Al mio arrivo la piazza semideserta, le sedie bagnate e l’aria frizzante richiamavano più una serata settembrina che una di mezza estate e i nuvoloni minacciosi non promettevano nulla di buono. 

Le coperte messe a disposizione dall’organizzazione, qualche giacca recuperata al volo e un pizzico di fortuna hanno però, e per fortuna, reso possibile l’incontro.
 
Ingredienti di una serata riuscitissima sono stati l’accoglienza calorosa della platea, la moderazione impeccabile di Mauro Keller e, ovviamente, gli aneddoti, i ricordi e le esperienze di Francesco.

Mi sono portata a casa tutto quanto (a parte alcuni minuti, in cui la videocamera del telefono ha fatto le bizze): un tesoro prezioso da conservare e - perché no? - da regalare a chi non era presente.

Quando nel 2015 scrissi la recensione di Oceano ebbi modo di “parlare” con Francesco tramite Messenger. Ricordo vagamente cosa ci dicemmo all’epoca (fu solo un breve scambio di battute), ma rammento molto chiaramente la sensazione di “incompiuto” che mi rimase addosso. 

La tecnologia, ne sono estremamente convinta e del resto la mia storia personale ne è la prova, offre la meravigliosa possibilità di entrare in contatto con persone che altrimenti non incontreresti mai, ma certo pone dei limiti, che non sempre sono superabili.

Il pensiero che feci in chiusura di quella conversazione - Magari un giorno andrò a Tai a conoscerlo - proposito che al momento mi era parso perfettamente sensato, è rimasto naturalmente solo un'idea. A Tai non ho mai avuto occasione di arrivare e penso che, anche in quel caso, difficilmente mi sarei presentata da Francesco con un Ciao, ti ricordi di me? Nonostante la sua nota disponibilità verso i lettori mi sarebbe sembrato, e tuttora mi parrebbe, un comportamento inopportuno. 

Dunque, se non fosse stato per l'idea geniale di chi ha proposto Francesco come ospite di Cavareno incontra l'autore, il mio incompiuto sarebbe probabilmente rimasto per sempre tale.

Incontrare l'autore di un libro amato va naturalmente molto oltre la caccia all'autografo o alla fotografia, anche se certo fa piacere conservare sia l'uno che l'altra.

L'incontro con l'autore del cuore è stare vicino a qualcuno che, in fin dei conti, ci ha già offerto la sua compagnia sotto forma di libro; qualcuno che, con noi, ha trascorso bellissimi momenti, qualche serata a lume di candela o caldi pomeriggi sotto l'ombrellone; qualcuno che, grazie alla scrittura, ci ha resi partecipi non solo delle sue storie, ma anche di frammenti della sua vita e pezzettini della sua anima.

Non sono una collezionista di incontri di questo tipo, perché solo in un altro caso mi è capitata questa fortuna. Il senso di entrambe le esperienze, però, rimane il medesimo: ringraziare colui o colei che attraverso i libri mi ha regalato incredibili emozioni.

Dunque grazie, Francesco!
Per le tue pagine meravigliose e per aver compiuto il mio incompiuto.

E per chi non ne avesse ancora abbastanza ecco il ricco bottino della nostra passeggiata. Mica lo potevo dimenticare, no?




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4 commenti :

  1. Non ho ancora letto niente di Vidotto, mannaggia a me! Mi riprometto però di farlo presto!

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  2. Incredibili incontri dalle tue parti. Stupendo davvero ... una boccata d'ossigeno! Brava Fede !

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    1. Opportunità incredibile. Contentissima di averlo potuto incontrare. Lui è un mito.

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